“Noi vediamo, sentiamo, parliamo, ma non sappiamo quale

energia ci fa vedere, sentire, parlare e pensare.

Quel che è peggio è che non ce ne importa nulla.

Eppure noi siamo quell'energia.

Questa è l'apoteosi dell'ignoranza umana.”

(Albert Einstein)

 

La saggezza estremo orientale ha preconizzato per millenni la visione “energetica” della realtà che negli ultimi secoli in occidente è stata riscoperta e valorizzata.

 

L'universo è energia ed in esso la materia è energia “condensata”, è cioè l'espressione più tangibile e rilevabile dai nostri sensi di quell'energia, in altre parole la materia è la “rappresentazione” dell'universo più affine a quei nostri sensi che di percezioni materiali si nutrono.

 

La scienza moderna dimostra che più la lente con cui si guarda alla realtà è potente, più se ne apprezzano gli aspetti energetici a scapito di quelli materiali, l'atomo che noi percepiamo come solido è in realtà quasi tutto spazio vuoto con enorme energia potenziale e “massa” oggettivamente risibile.

 

All'interno dell'universo l'uomo è un microcosmo la cui energia fluisce costantemente sia suo interno che in costante scambio con la realtà esterna, il macrocosmo.

 

In quest'ottica cosa è il “benessere”? E' difficile definirlo in modo inequivocabile, probabilmente il “benessere” di un sistema energetico consiste nell'assolvere alla sua funzione con la massima efficienza, ovvero raggiungendo il suo scopo nel modo più diretto ed efficace ma con il minore dispendio energetico possibile evitando cioè tutti i “danni collaterali” derivanti da inutili conflitti interni ed esterni; è quindi armonia ed equilibrio negli scambi energetici all'interno di se stesso e con l'universo circostante.

 

Chi opera per il benessere è quindi un “facilitatore”, il cui obiettivo è agevolare il ripristino del libero fluire dell'energia (Qi nella visione cinese, tradotto poeticamente come “soffio vitale”) nello organismo e tra esso e l'universo circostante, ciò poiché l'operatore non aggiunge né toglie mai niente all'energia del ricevente, bensì la reindirizza su percorsi virtuosi stimolandone la naturale tendenza alla massima efficienza con il minimo dispendio.

 

In questa visione grande rilievo hanno le culture estremo orientali, perché i popoli di queste regioni attraverso una forma di pensiero di tipo induttivo, grazie alla loro dinamica mentale, ad una grande capacità di osservazione associata ad estremo pragmatismo, alla disponibilità di un territorio ed una popolazione immensi studiati per millenni e ad un continuo ed ininterrotto lavoro di sintesi e trascrizione sono giunti a conclusioni sorprendenti le cui spiegazioni squisitamente energetiche hanno precorso a volte di millenni la scienza occidentale ufficiale.

 

In tutte queste culture nell'individuo  dai "segni" si deducono i quadri energetici scompensati per “deragliamento” nella circolazione del Qi che, opportunamente reindirizzato, torna a scorrere nella giusta direzione e con la giusta intensità riportando all'equilibrio la cui perdita aveva prodotto la comparsa dei segni stessi.

  

Il riequilibrio quanto più è mirato al livello energetico scompensato, tanto più è rapido ed efficace e conduce facilmente alla riduzione o alla scomparsa dei segni che non rappresentano però il suo obiettivo primario che rimane comunque quello del benessere globale dell'individuo

 

Lo scopo di questo sito è quello di condividere esperienza e conoscenza maturate in decenni di studio ed attività nelle diverse discipline del settore, augurandomi di stimolare l'interesse di sempre più persone a quell'aspetto "sottile" della realtà che tanto influenza la nostra esistenza e del quale molto sovente siamo poco coscienti. In questo senso le informazioni fornite sono introduttive, lasciando al lettore la scelta di approfondire gli argomenti su siti e con pubblicazioni specializzate.

 

Sperando di aver risvegliato almeno la curiosità dell'ospite non mi resta che augurargli una buona navigazione, nel sito e nella vita.

Paolo