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Traduzione “libera” del review article

The Mechanism of Moxibustion:

Ancient Theory and Modern Research

di Hongyong Deng e Xueyong She

del 12.09.2013

Review Article

The Mechanism of Moxibustion: Ancient Theory and Modern Research

 

Published online 2013 Sep 12.doi:10.1155/2013/379291

Evid Based Complement Alternativ Med. 013; 2013: 379.291.

Copyright © 2013 Hongyong Deng and Xueyong Shen. This is an open access article distributed under the Creative Commons Attribution License, which permits unrestricted use, distribution, and reproduction in any medium, provided the original work is properly cited.

Il Meccanismo della Moxibustione: Teoria Antica e Ricerca Moderna

Di: Hongyong Deng1 e Xueyong She1,2,*

1Shanghai University of Traditional Chinese Medicine, Shanghai 201203, China
2Shanghai Research Center of Acupuncture and Meridians, Shanghai 201203, China

 

 

 

Abstract

 

La moxibustione, nelle teorie della TCM, ha un duplice effetto di tonificazione e purificazione che si basano su due aspetti: l'attività del sistema meridianico ed i ruoli della moxa e del fuoco.

I moderni lavori di ricerca sul meccanismo della moxibustione sono riferiti principalmente agli effetti termici, agli effetti delle radiazioni, ed alle azioni farmacologiche della moxa e dei suoi prodotti di combustione.

I risultati sperimentali hanno dimostrato che la stimolazione termica della moxibustione raggiunge sia i tessuti superficiali che quelli profondi della pelle, e gli effetti del calore della moxibustione hanno una stretta relazione con i recettori termici o/e con i recettori polimodali (nocicettori – n.d.t.).

Lo spettro di radiazione della combustione della moxa varia tra 0,8 e 5,6 μm; il picco si trova nelle vicinanze degli 1,5 μm giacendo all'interno della porzione dell' infrarosso "vicino" (vicino allo spettro visibile – n.d.t.). C'è una coerenza sorprendente tra gli spettri infrarossi dei tre tipi di moxibustione indiretta e lo spettro unificato degli agopunti; hanno tutti i loro picchi di radiazioni prossimi ai 10 μm. Nelle foglie di artemisia e nel fumo della moxa sono stati identificati molti componenti dotati di una varietà di attività biologiche che sono state considerate partecipare agli effetti globali della moxibustione. Sebbene siano stati realizzati molti lavori di ricerca ed alcuni progressi, è ancora lontana una completa comprensione del meccanismo di azione.

 

1. Introduzione

 

La moxibustione è un tipo di trattamento esterno; si basa sulla teoria della Medicina Tradizionale Cinese (MTC), e di solito riscalda i punti terapeutici con la combustione di lana di Moxa.

La moxibustione può drenare i meridiani e regolare Qi e sangue ed è stata utilizzata per più di 2500 anni per prevenire e curare le malattie. Lo "Zuo Zhuan" (Cronaca di Zuo o Commentario di Zuo, è la una cronaca cinese in forma narrativa che copre il periodo compreso tra il 722 a.C. Ed il 468 a.C – n.d.t.) della dinastia pre-Qin in Cina, che riporta una dissertazione sulla malattia avvenuta nel 581 a.C., è considerato la prima letteratura disponibile in materia di moxibustione.

I libri in seta scoperti nella tomba di Mawangdui della dinastia Han (168 a.C. circa), il "Classico della Moxibustione degli Undici Meridiani di Mani e Piedi" ed il "Prescrizioni per Cinquantadue Malattie", documentano l'uso della moxibustione per il trattamento di malattie complesse.

Nel "Canone Interno di Huangdi" vi sono molti contenuti riguardanti la moxibustione ; nella parte "Yi fa fang yi lun" del "Su Wen" si deduce che l'origine della moxibustione è legata alle abitudini di vita ed alle patologie caratteristiche della nazione settentrionale montuosa.

Più tardi, dopo la dinastia Han i medici avevano fatto notevoli progressi nella teoria e nella pratica della moxibustione e l'avevano promossa a terapia matura ed ampiamente utilizzata.

La moxibustione è stata applicata nel trattamento di una vasta gamma di malattie. Una analisi bibliometrica delle pubblicazioni in Cina nel periodo 1954-2007 ha dimostrato che possono essere trattate con la moxibustione fino a 364 tipologie di malattie. Le più frequenti indicazioni corrette per la terapia moxibustoria sono il malposizionamento (fetale - n.d.t.), la diarrea e la colite; indicazioni comuni sono l'incontinenza urinaria e la dismenorrea; di seguito l'artrosi del ginocchio, la sindrome TMJ (della articolazione temporo mandibolare – n.d.t.) , le lesioni dei tessuti molli, il dolore al tallone, l'asma, la ritenzione urinaria, e l'herpes zoster 1.

La moxibustione può anche essere usata per trattare la debolezza, la stanchezza ed i problemi connessi all'invecchiamento.

Può essere classificata come moxibustione tradizionale, moxibustione farmaceutica, e moxibustione moderna.

La moxibustione tradizionale è la più comunemente usata nelle cliniche di moxibustione antiche e contemporanee; è caratterizzata dall'uso di moxa (artemisia lavorata – n.d.t.) come combustibile e può essere divisa in moxibustione diretta ed indiretta a seconda che la moxa sia o meno direttamente a contatto con la pelle durante l'uso. Un cono di moxa posto direttamente sulla pelle e bruciato viene chiamato moxibustione diretta, mentre la moxa mantenuta ad una certa distanza dalla cute è chiamata moxibustione indiretta. I materiali isolanti usati nella moxibustione indiretta possono essere aria, aglio, zenzero, aconito, sale e così via.

La moxibustione farmaceutica, chiamata anche moxibustione naturale (con prodotti naturali – n.d.t.), utilizza farmaci irritanti (come cantharis, aglio, ed il semen sinapis) per ricoprire la superficie di punti terapeutici e produrre arrossamenti e vescicazioni della pelle.

La moxibustione moderna, effettuata con microonde, laser ed apparecchiature elettrotermiche, è usata per simulare con metodi fisici o chimici i fattori di stimolazione della moxibustione tradizionale per ottenerne gli effetti terapeutici.

 

Di solito in senso stretto con il termine moxibustione ci si riferisce alla moxibustione tradizionale con moxa. Questa analisi si concentrerà sulla teoria antica e sulle moderne tecniche di ricerca del meccanismo della moxibustione tradizionale.

 

2. Teoria della moxibustione tradizionale

 

Il Ling Shu, Guan Neng dice che la moxibustione agisce quando l'ago non funziona. La teoria della Medicina Tradizionale Cinese (TCM) sostiene che la moxibustione ha un duplice effetto di tonificazione e di purificazione.

Diversamente da aghi e farmaci, le caratteristiche dei materiali e dell'uso del fuoco nella moxibustione fanno sì che la sua efficacia tenda al riscaldamento ed alla tonificazione (supplementazione – n.d.t.).

Così, la moxibustione è spesso applicata nelle sindromi da freddo, anche se può essere usata in alcune sindromi da eccesso di calore. Le azioni della moxibustione possono essere raggruppate in linea di massima nel supplementare e muovere (drenare) e nello sciogliere con il calore. Supplementare fa riferimento ai benefici derivanti dallo scaldare loYang, tonificare il Qi, nutrire il sangue e compensare le carenze; muovere si riferisce alle funzioni di attivazione del sangue, di risoluzione delle stasi, di promozione del Qi, di drenaggio dei canali, e di sollievo dal dolore; lo scioglimento si riferisce alle attività di riduzione del flegma, di eliminazione della stagnazione, di espulsione del vento, di dissipazione dell'umidità, di espulsione delle tossine e del calore.

Alcuni ritengono che il drenare con il calore sia la natura e la chiave degli effetti della moxibustione. Gli effeti della moxibustione, espellere il freddo, favorire la circolazione nei meridiani e collaterali, drenare il calore, disintossicare e così via, dipendono dall'efficacia della moxibustione nel promuovere la circolazione del Qi ed il fluire del sangue2.

 

Nella teoria di base della TCM, gli effetti moxibustione si basano su due aspetti: l'azione del sistema meridiani e il ruolo di moxa e fuoco.

 

2.1. Il sistema dei Meridiani

 

La TCM tratta solitamente "agopuntura" e "moxibustione" insieme essendo entrambe terapie simili basate sulla stessa teoria dei meridiani e dei punti di agopuntura. In altre parole, l'effetto terapeutico della moxibustione dipende in parte dall'ampio sistema dei meridiani del corpo.

La moxibustione è strettamente legata ai meridiani, alle regioni cutanee, ed agli agopunti.

Il sistema dei meridiani è costituito da canali e collaterali; sono vie di comunicazione interna ed esterna, prendono contatto con gli organi, veicolano Qi e sangue e regolano tutto il corpo. Il Ling Shu, Hai Lun dice che ci sono dodici canali regolari, gli interni vanno ai visceri e quelli esterni si collegano con gli arti. La TCM considera l'individuo nel suo complesso. Gli organi e gli arti comunicano e interagiscono attraverso il sistema dei meridiani, sistema che svolge un ruolo molto importante nelle funzioni fisiologiche e nei processi patologici.

Le regioni cutanee sono la parte superficiale dei dodici canali regolari, e sono nutrite dal Qi dei canali. Le regioni cutanee possono mostrare lo stato del qi e del sangue di meridiani ed organi, e come tali possono produrre effetti ricevendo una stimolazione.

Gli agounti sono i siti sulla superficie del corpo, in cui il Qi di organi e meridiani converge, il che fa sì che fungano nel trattamento sia da punti di destinazione che da punti di risposta.

Nel trattamento con moxibustione , le regioni cutanee e gli agopunti sono i terminali del sistema dei meridiani, come ricevitori attraverso i quali gli stimoli possono essere trasmessi all'interno del corpo.

 

Attraverso il sistema dei meridiani, la moxibustione può compensare le insufficienze, ridurre gli eccessi e correggere direttamente lo stato di malattia del corpo umano, attivare la funzione di auto-guarigione del sistema dei meridiani e svolgere un ruolo terapeutico. Ad esempio, i diversi agopunti sono in grado di curare diverse malattie in moxibustione, e gli stessi punti terapeutici possono ottenere risultati simili sia con l'agopuntura che con la moxibustione; tutto ciò dimostra che i meridiani ed sistema degli agopunti svolgono un ruolo importante nel trattamento moxibustorio.

 

2.2. Moxa e Fuoco

 

Il Su Wen afferma che le malattie che non possono essere curate con farmaci ed agopuntura debbano essere trattati con la moxibustione. Gli effetti terapeutici unici della moxibustione sono strettamente correlati alla specificità della moxa e del fuoco.

Sul fuoco della moxibustione in TMC c'è una discussione nello Shen jiu jing lun che afferma che la moxibustione con il fuoco, intensa e veloce quanto il corpo può sopportare, può muovere la stasi e raggiungere gli organi.

Il fuoco è caldo, così può riscaldare lo Yang ed eliminare il freddo dello Yin, esso può inoltre dissolvere le tossicità prodotte da umidità, vento, flegma, e così via; il fuoco è veloce (velocizza, aumenta la velocità -n.d.t.), in tal modo può drenare i canali, rimuovere il dolore e l'intorpidimento, ed attivare il Qi ed il sangue. Così la caratteristica del fuoco della moxa rappresenta la funzione principale della moxibustione.

I materiali sono molto importanti per la moxibustione. La selezione dei materiali per la moxibustione nella TCM è davvero rigida.  

Il Pu ji fang, nell'Agopuntura cita lo Xiao pin fang in merito ad otto tipi di fuoco dicendo che nessuno di essi deve essere usato (la moxibustione con il fuoco di legno di pino per ciò che è difficile da curare, con fuoco di legna di cedro per ulcere e pus, con fuoco di legna d'arancio per malattie della pelle, con fuoco di legna legno di gelso per l'atonia muscolare, con fuoco di legna di giuggiola per il corpo emaciato, con fuoco di bambù per lesioni ai tendini ponendo attenzione a che l'eccesso conduce a flaccidità dei tendini; con fuoco di legna di Citrus trifoliata per il "collasso" delle vene; con fuoco di legna di olmo per il dolore osseo ma con l'avvertenza chel'eccesso conduce alla secchezza ossea). Invece il fuoco della moxa è caldo senza prosciugare, e può salire e scendere con una forte capacità di penetrazione nei visceri.

Il Compendium di Materia Medica diceva che le foglie della moxa (artemisia – n.d.t.) sono leggermente amare e più piccanti quando grezze, e leggermente piccanti e più amare quando lavorate. La moxa ha natura Yang, la moxa grezza è tiepida e diventa calda dopo la lavorazione. Può prelevare il fuoco del Tai-Yang e recuperare lo Yang morente. Dopo l'assunzione per via orale può passare attraverso i tre Yin, sbarazzarsi di tutto il freddo e l'umidità, e trasformare il freddo in calore. La moxibustione con la foglia di moxa può entrare nei canali e curare centinaia di malattie. La sua funzione è grandiosa. Le proprietà farmacologiche delle foglie di moxa (grezze) sono di diventare più calde dopo la lavorazione, diventano lana di moxa (trasformate) adatta per la moxibustione, tale lana più è vecchia e migliore è.

 

Gli antichi hanno scelto la moxa come materiale per la moxibustione perché è facile da trovare ed a maggior ragione per le sue proprietà farmacologiche, e pratiche cliniche a lungo termine hanno dimostrato la correttezza di tale scelta.

 

3. Ricerca sul meccanismo della moxibustione

 

La ricerca moderna sulla moxibustione è iniziata agli albori del secolo scorso, gli studiosi giapponesi hanno cominciato a studiare le caratteristiche fisiche dei materiali per moxibustione e gli effetti della moxibustione sulla pressione arteriosa e la peristalsi intestinale nel 1912 3,4. Ad oggi, ci sono stati più e più studi sugli effetti della moxibustione sull'uomo e su animali da esperimento, coinvolgendo quasi tutti i principali sistemi fisiologici, in particolare nei settori della analgesia, del miglioramento della immunità e della prevenzione dell'invecchiamento. Nel contempo si sono anche gradualmente sviluppati lavori di ricerca sul meccanismo di azione della moxibustione, principalmente indirizzati agli effetti termici, agli effetti delle radiazioni, ed alle azioni farmacologiche della moxa e dei suoi prodotti di combustione.

 

3.1. Effetti termici

La combustione della moxa senza fiamma è in grado di produrre alte temperature comprese nel range di 548-890 °C 5,6; ciò produce una sensazione di calore quando avvicinata al corpo, per cui alcuni ritengono che questo trattamento abbia essenzialmente un effetto fisico termico7.

Esperimenti confermano che la moxibustione con un cono di moxa della dimensione di un singolo Zhuang (unità di dosaggio della moxibustione, 2 mg.) sullo addome dei topi può portare la temperatura a 130 °C all'esterno ed a 56 °C all'interno della pelle; le stesse variazioni di temperatura non sono state osservate lontano dal sito di stimolazione8.

Utilizzando in moxibustione diretta un cono di 50 mg. di moxa sulla pelle di topi con impiantata una termocoppia, le temperature degli strati epidermico, sottocutaneo, e basale erano diverse; i risultati suggeriscono che la stimolazione termica della moxibustione colpisca i tessuti sia superficiali che profondi della pelle 9.

La variazione massima della temperatura rilevata con moxibustione indiretta era di circa 65 °C sulla pelle e di 45 °C nello strato sottocutaneo 10. La curva della temperatura nel tempo, rappresentativa della combustione del cono di moxa, può essere riassunta nelle fasi di aumento lento, aumento rapido, declino rapido e declino lento, e la moxibustione su zenzero è in grado di "tamponare" le variazioni di temperatura 11. La temperatura effettiva della moxibustione indiretta è fortemente influenzata da struttura, dimensioni e contenuto di umidità del materiale isolante 12.

Gli effetti termici delle diverse tecniche di moxibustione non sono gli stessi.

Alcuni hanno utilizzato un termometro a resistenza termica ed una elaborazione computerizzata on-line in tempo reale, per misurare la temperatura della pelle agli agopunti, nelle diverse tecniche quali moxibustione diretta, moxibustione con interposizione di zenzero, moxibustione a distanza (in sospensione), moxibustione con luce (infrarossa – n.d.t.), e moxibustione con laser He-Ne . Tutte , ad esclusione della moxibustione con laser He-Ne, hanno variato in maniera significativa la temperatura dei punti terapeutici dalla pelle fino al piano muscolare, ed ognuna con regole e caratteristiche proprie.

I risultati suggeriscono che gli effetti sul punto terapeutico e quindi l'efficacia della moxibustione dipendano dalla variazione di temperatura del punto terapeutico causato dalla moxibustione stessa 13.

Altri hanno studiato il rapporto tra l'effetto della moxibustione e l'intensità della stimolazione termica attraverso le varizioni della soglia del dolore.

Nei 40 ~ 60 minuti di moxibustione, la soglia del dolore è aumentata con il tempo ed aumentare nel tempo la quantità di moxa che brucia può migliorare in modo significativo l'effetto analgesico immediato e la persistenza dello stesso 14. Un esperimento di attivazione di un neurone del subnucleo reticolare dorsale (SRD) con diverse intensità di stimolazione termica da moxibustione ha dimostrato che la stimolazione termica (44-52 °C) è in grado di attivare i neuroni SRD, raggiungendo un plateau (livellamento -n.d.t.) quando l'area stimolata è aumentata fino ad un certo livello 15.

L'effetto del calore della moxibustione ha una stretta relazione con i recettori di calore (WRS) e/o i recettori polimodali (PRS). Gli effetti antipiretici e termolitici della moxibustione vengono raggiunti stimolando i recettori polimodali dei punti terapeutici 16-18.

Gli effetti della moxibustione sulla pelle possono manifestarsi con scottature, vampate di calore, dolore, vesciche, e altri fenomeni irritativi della pelle così come con ustioni. La moxibustione può portare a vasocostrizione nel punto di combustione e vasodilatazione intorno al punto stesso ed aumentare il flusso di sangue arterioso periferico e la permeabilità microvascolare 8,19.

Un altro effetto termico della moxibustione è l'induzione di proteine da shock termico (HSPs) nei tessuti locali. Le HSPs sono una classe di proteine funzionalmente collegate coinvolte nel ripiegamento proteico (di altre proteine). Come un meccanismo protettivo endogeno, le HSPs possono essere sintetizzate nelle cellule in risposta all' ipertermia e ad altri stress ambientali. Le HSPs indotte dalla moxibustione possono essere un fattore importante del suo meccanismo di azione 20.

 

3.2. Effetti delle Radiazioni

 

Irradiando agopunti di ratti con calore radiogenico a 40-43 °C in un Tail Flick Test, non ci sono cambiamenti significativi nella latenza o nella soglia di vocalizzazione, suggerendo che nessuna stimolazione termica può raggiungere l'efficacia della moxibustione 21.

La moxa che brucia emette luce visibile e radiazione infrarossa (IR); pertanto, oltre agli effetti del calore, l'effetto non termico delle radiazioni può svolgere un ruolo importante nell'efficacia della moxibustione.

La fisica ci dice che la radiazione è un processo di diffusione di energia verso l'esterno sotto forma di onde elettromagnetiche o particelle; qualsiasi oggetto con temperatura al di sopra dello zero assoluto emette una radiazione elettromagnetica. Allo stato attuale, è opinione comune che lo spettro di radiazione della combustione della moxa vari nel range di 0,8-5,6 μm con valori di picco nei pressi deigli 1,5 μm, giacendo all'interno della porzione del vicino infrarosso (NIR) 22.

I risultati riportati sono però differenti a causa dei metodi di misura e delle condizioni sperimentali.

La radiazione termica del sigaro di Artemisia (Moxa Stick) misurata con metodi indiretti è principalmente infrarosso lontano (FIR), prossimo al NIR, con picco dello spettro a 2,8 μm 23.

Misurata con monocromatore per l'infrarosso visibile, lo spettro di radiazione dei sigari di moxa è distribuito dalla luce rossa attraverso il NIR fino all'infrarosso medio (MIR), in esso vengono rilevati picchi multipli specialmente a 2,4 μm e non componenti di lunghezza d'onda inferiori a 0,6 μm 24.

Analizzando e confrontando gli spettri della radiazione infrarossa della moxibustione, della moxibustione con sostituto ( substitute moxibustion, ritengo con materiali non tradizionali -n.d.t.) e degli agopunti, si è constatato esservi una coerenza sorprendente tra gli spettri di tre tipi di moxibustione indiretta, vale a dire separato con preparato a base di aconitum, zenzero, e aglio, e lo spettro unificato dei punti terapeutici. Tutti avevano i loro picchi di radiazioni nei pressi dei 7,5 μm (con la separazione questa lunghezza d'onda dovrebbe essere di circa 10 μm).

Lo spettro, invece, della moxibustione con sostituto (separati con cetriolo e carota) era completamente diverso. La sua attività di riscaldamento è stata di gran lunga inferiore alla moxibustione tradizionale, e c'era anche una grande differenza tra gli spettri di radiazione infrarossa del sigaro di moxa (con un picco a 3,5 μm) ed i punti terapeutici (vedi anche figura 1 e Tabella 1).

 

I risultati indicano che, nell'effetto terapeutico della moxibustione tradizionale indiretta, le vibrazioni di risonanza della radiazione infrarossa della moxibustione e degli agopunti svolgono un ruolo importante e la moxibustione con sostituto non potrebbe sostituire la moxibustione tradizionale in termini di caratteristiche degli infrarossi 25-29.

 

 

Figura 1:

 

spettro infrarosso di radiazione di un punto di agopuntura, Hegu (LI 4), per moxibustione diretta con un sigaro, per moxibustione tradizionale e permoxibustione indiretta con tre frapposizioni tradizionali.

 

 

 

 

 

Tabella 1:

 

Intensità e picchi delle lunghezze d'onda della radiazione infrarossa della moxibustione tradizionale, della moxibustione con frapposti e di Hegu (LI4).

Gli infrarossi agenti sul corpo produrranno effetti termici e non termici.

Gli effetti termici sono prodotti sotto l'azione delle onde elettromagnetiche, le molecole del corpo umano assorbono l'energia dagli IR e la trasformano in calore promuovendo quindi la circolazione sanguigna e migliorando le attività cellulari ed enzimatiche.

L'effetto non termico è legato all'interazione tra onde elettromagnetiche ed organismo, è più complessa e con caratteristiche non lineari.

Le azioni di NIR e FIR sull'organismo sono diverse.

I NIR si ritiene generalmente svolgano un ruolo importante nell'effetto delle radiazioni biologiche della moxibustione. Quando i NIR irradiano il corpo, la luce riflessa dalla pelle è relativamente bassa, l'energia può essere trasmessa per circa 10 mm in profondità nella pelle, raggiungere i tessuti ed essere assorbita da essi 30.

I NIR possono far sì che alcune sostanze attive, prodotte all'interno dei tessuti, dopo essere state assorbite al di sotto della pelle irradiata da tessuto connettivo, vasi sanguigni, vasi linfatici e nervi, vengano distribuite ad altre parti del corpo con la circolazione ematica, migliorando il metabolismo e la termogenesi degli organi raggiunti.

 

I NIR possono anche stimolare il metabolismo delle cellule. L'energia generata per effetto fotochimico e fotoelettrico, e condotta attraverso il sistema nervoso-umorale può fornire attivazione a cellule patologicamente deboli e quindi regolare ulteriormente le funzioni immunitarie e neurologiche del corpo 31,32.

 

3.3. Attività farmacologiche

 

La Moxa, Artemisia argyi , nota anche come artemisia, è una artemisia perenne delle Composite. Con le foglie di Artemisia, dopo essiccazione e macinazione, si produce la lana di moxa che è il materiale comune per la moxibustione.

I principi attivi della moxa sono complessi, sono stati identificati più di 60 tipi di componenti 33. Gli oli volatili della moxa includono 1,8-Cineolo, alcheni (alfa-thujene, pinene, sabinene, ecc), canfora, borneolo e piccoli aldeidi, chetoni, fenoli, alcani, e composti della serie del benzene.

L' Heptatriacontano (C37H76) gioca un ruolo importante nella combustione 34. La moxa contiene anche tannini, flavonoidi, steroli, polisaccaridi, oligoelementi ed altri ingredienti.

Gli ingredienti della moxa cambiano sempre a seconda del luogo e della stagione di produzione. Il tasso oleico della moxa QiAi di Hubei è evidentemente superiore a quella di Hebei, Shandong e di altri luoghi.

Alcuni hanno misurato il calore di combustione di diversi tipi di moxa: QiAi (proveniete da Hubei) 18.139 J/g, BeiAi 17.463,4 J/g, QiAi (da Hebei) 17.419,3 J/g, e ChuanAi 16.136,4 J/g 34. Il calore di combustione della QiAi (da Hubei) è stato il più elevato, ed è stato considerato il miglior materiale per moxibustione fin dai tempi antichi.

Il tasso di olio volatile di moxa è comprreso tra 0,45% ed 1.00%.

Ha una varietà di attività biologiche quali l'espansione della muscolatura liscia bronchiale con effetto espettorantee di sollievo alla tosse ed una forte attività antiossidante 36-38.

La moxa è ricca di flavonoidi e polisaccaridi, che hanno una forte attività antiossidante 39,40.

Il test di combustione della moxa ha mostrato un contenuto relativo di umidità del 13,51%, di ceneri del 11,77%, e la velocità relativa nella produzione di fumo era del 126.42% 41.

Parti dei prodotti della combustione della moxa sono sostanze catramose scure che giocano un ruolo penetrando nel corpo umano attraverso la pelle danneggiata dalla combustione. Estratti con metanolo della moxa e dei suoi prodotti di combustione, hanno mostrato azioni sui radicali liberi e sulla perossidazione lipidica, con predominanza di quest'ultima.

Il risultato ha indicato che i principi attivi della moxa vengono potenziati dalla combustione anziché essere distrutti.

Gli estratti in metanolo dei prodotti della combustione della moxa, catrami, possono essere divisi con cromatografia su colonna di gel di silice, ed i componenti antiossidanti sono stati rilevati in IV banda.

Ulteriormente divisi con cromatografia su strato sottile, l'effetto antiossidante in banda Rf 0,14 è migliore dell' antiossidante BHT sintetico.

Zenzero e aglio sono comunemente utilizzati come materiali ausiliari nella moxibustione indiretta. Zenzero e aglio messi sul piatto per l' evaporazione sperimentale confermano che gingerolo ed allicina, i loro principi attivi, potrebbe agire con il calore per dare gli effetti terapeutici sul corpo 42-44. Gli estratti delle ceneri di combustione della moxa hanno anche una forte attività contro i radicali liberi 45.

Un altro prodotto della combustione della moxa è il fumo. Il fumo della moxa contiene una varietà di componenti complessi, ed i suoi ingredienti volatili sono ammoniaca, alcoli (glicole etilenico, pentilbutanolo ), idrocarburi alifatici, idrocarburi aromatici, composti terpenici e loro ossidi, e così via. Essi possono derivare dai prodotti della combustione incompleta della moxa e dei suoi olii volatili e dei loro prodotti di ossidazione. L'analisi qualitativa del fumo della moxa che brucia con gascromatografia-spettrometria di massa (SPME-GC-MS) ha isolato 61 picchi e identificato 26 ingredienti. Le sostanze trovate possono essere suddivise in 3 gruppi nel tempo tempo: le sostanze a struttura furanica nei primi 10 minuti, i composti principalmente aromatici nel periodo tra i 10 ed i 40 minuti, gli esteri, alcani e composti ossidrilici nel periodo tra i 40 ed i 70 minuti 46.

Il fumo della moxa può essere utilizzato nella disinfezione dell'aria e come antivirale ed antimicotico. E 'stato anche riferito che ha applicazioni sul ferite infette, prurito vaginale, prolasso uterino, fistola anale, verruche comuni e così via 47, e alcuni studi hanno dimostrato che il fumo della moxa inalato produrrebbe effetti sul corpo 48.

E' ancora in corso il dibattito sulla sicurezza del fumo della moxa. Alcuni rapporti hanno dimostrato che il fumo moxa può essere dannoso per il corpo umano, causando ad esempio reazioni allergiche 49,50. La foglia di artemisia contiene terpeni e ciò nel processo di combustione può produrre sostanze cancerogene come aromatici policiclici; inoltre durante la moxibustione la concentrazione di sostanze inquinanti come ossidi di azoto, monossido di carbonio e particolato, è dieci volte superiore allo standard di Classe II stabilito dallo State Environmental Protection Act . Tali composti potrebbero produrre danni ai pazienti ed agli operatori 51. Per contro una ricerca ha dimostrato che l'esposizione a breve e lungo termine, in condizioni operative normali, a monossido di carbonio e sostanze volatili generate dal fumo di moxa non ha superato il livello di sicurezza 52.

 

 

4. Conclusioni

 

Sul meccanismo degli effetti della moxibustione ci sono molte teorie che considerano l' effetto della stimolazione termica, l'effetto di proteine autologhe non specifiche, le risposte allo stress non specifiche, e l'aromaterapia. La visione generalmente accettata è quella per cui il sistema dei meridiani si combina con gli effetti fisici e chimici della moxibustione per produrre effetti globali. Quando fattori fisici e chimici agiscono sui recettori degli agopunti, il segnale entra nel sistema nervoso centrale, attraverso le vie periferiche ed esce una volta integrato, regolando la rete nervoso-endocrino-immunitaria ed il sistema circolatorio, in modo da regolare l'ambiente interno del corpo, per ottenere l'effetto di prevenire e curare malattie 53. Sebbene siano state realizzate molte ricerche e alcuni progressi, vi è ancora una grande distanza dalla completa comprensione del meccanismo della moxibustione.

Pertanto, vi proponiamo i seguenti spunti per lo studio futuro dei meccanismi della moxibustione.

Innanzitutto valorizzare la visione di insieme, la moxibustione non può essere separata dalla teoria della TCM. La chiave della efficacia della moxibustione é il sistema dei meridiani e dei punti di agopuntura del corpo umano più che il semplice stimolo. Studiare il meccanismo della moxibustione sul piano globale, dal punto di vista del sistema meridianico o anche del sistema della TCM, è infatti molto difficile. D'altra parte è possibile che gli studi sulla moxibustione siano utili alla comprensione della agopuntura, del sistema dei meridiani e della TCM. Ad esempio, alcuni avevano segnalato il fenomeno dei "punti sensibili al calore" 54. è un utile tentativo di estendere la prospettiva degli studi dal particolare al generale con la moxibustione come punto di svolta.

In secondo luogo, prestare maggiore attenzione alle cicatrici della moxibustione (nella moxibustione suppurativa). La moxibustione "con escara" era la preferita dai medici antichi, "la moxibustione è efficace quando è dolorosa". La moderna pratica clinica ha anche dimostrato che la moxibustione con cicatrici, rispetto ad altri tipi di moxibustione, è vantaggiosa nel trattamento di alcune malattie croniche refrattarie.

In terzo luogo è necessario introdurre maggiormente nella ricerca nuove tecnologie e discipline come la teoria del trasferimento del "biocalore", interdisciplina centrata sui fenomeni di trasferimento del calore negli organismi viventi il cui scopo è quello di rivelare le regole del trasporto dell'energia negli organismi introducendo teoria e metodi della ricerca di base sul trasferimento di calore nel campo della biologia e della medicina. L'applicazione di un approccio interdisciplinare senza dubbio di aiuto per la ricerca sulla moxibustione 55.

 

Quarto, lo studio sul meccanismo della moxibustione dovrebbe essere orientato a promuoverne l'applicazione clinica. Molti risultati della ricerca sono già stati applicati in clinica, come ad esempio le applicazioni della laser moxibustione a frequenze combinate di 650 nm-10,6 μm sulla osteoartrite del ginocchio e nella bradicardia 56,57 e lo strumento multifunzionale per moxibustione che simula la moxibustione tradizionale riscaldando, con un dispositivo termo-elettromagnetico della moxa artificiale (contenente i principi attivi della moxa) 58. Ci sono sufficienti motivi per ritenere che, con il progredire dei sistemi di ricerca, le nuove scoperte sicuramente forniranno una visione più ampia atta a migliorare l'esperienza del paziente e l'effetto curativo della moxibustione.

Ringraziamenti

Gli autori sono grati per la signora Ji Xu per il suo aiuto nella traduzione del documento. Questo documento di revisione è in parte supportato da Ancient Books of TCM Protection and Utilization, Capacity building, Project of SATCM of China (P20941); Project of SATCM of China (ZYSNXD-CC-ZDXK-07); NSFC (81320108028); and the 973 Program of China (2009CB522901).

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